05/10/2024
DALL’AGRICOLTURA ALLA SALUTE (PERSONALE, SOCIALE, AMBIENTALE) NELL’EMERGENZA CLIMATICA: I TERRITORI RESILIENTI
Sabato 5 ottobre 2024 alle ore 18.00 si terrà alla Corte degli Ulivi, Villa Pagiusco di Bressanvido la conferenza “Dall’agricoltura alla salute (personale, sociale, ambientale) nell’emergenza climatica: i territori resilienti”, promossa nell’ambito del Festival dell’Agricoltura di Bressanvido da Biblioteca Internazionale “La Vigna”, Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentazione, Slow Food Vicenza e Confindustria Bassano.
Durante l’incontro, insieme ai docenti Stefania Balzan ed Enrico Novelli del Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentazione dell’Università di Padova, si dialogherà sui possibili scenari delle malattie alimentari e su cosa si sta già facendo per tutelare la salute.
I cambiamenti climatici non solo impattano negativamente sulla biodiversità e le produzioni alimentari, ma influenzano anche l'insorgenza e l'intensità delle malattie alimentari causate da agenti biologici e chimici. Il riscaldamento globale e le variazioni nelle precipitazioni stanno alterando la distribuzione e la persistenza dei patogeni alimentari, come batteri e muffe tossiche, mentre le inondazioni facilitano la diffusione di questi agenti lungo la catena alimentare. Inoltre, i cambiamenti climatici favoriscono l'introduzione di specie esotiche e la proliferazione di alghe tossiche, creando nuovi rischi per alimenti e mangimi. È quindi fondamentale individuare i pericoli emergenti per implementare soluzioni di prevenzione e controllo, in un'ottica "one-health" che tuteli la salute di persone, animali e ambiente.
Successivamente con Mauro Pasquali, Responsabile Progetto Olio di Slow Food per il Veneto, e Davide Nicoli, produttore di formaggio, verrà trattato il tema legato ai prati stabili e all’olivicoltura tradizionale, considerati modelli di gestione del territorio efficaci per contrastare l’emergenza climatica.
Slow Food tra i suoi progetti di valorizzazione delle produzioni agricole sostiene da tempo, con interventi specifici, la salvaguardia e la tutela dei prati stabili e dell’olivicoltura tradizionale. La tutela di prati stabili e pascoli coinvolge gli allevatori delle pianure, incoraggiandoli a riconvertire i terreni sfruttati dalle monocolture e gli allevatori che custodiscono le praterie sulle montagne e nelle aree più marginali, riconoscendo e valorizzando il loro prezioso lavoro di conservazione ambientale. I prati stabili e i pascoli sono oasi di biodiversità, mantengono l’equilibrio del territorio, fondamentale per la salute di esseri umani e animali e costituiscono un importante patrimonio culturale.
L’Italia è il paese con la maggiore diversità olivicola del mondo: un oliveto esteso per oltre un milione di ettari dalla Sicilia alle Prealpi e che costituisce da secoli uno dei caratteri distintivi del paesaggio agrario. Questa civiltà vive oggi un momento di estrema sofferenza, a causa della crisi climatica e di processi di industrializzazione della coltura a livello mondiale che ha reso le olive italiane di eccellenza non competitive, relegandole ai margini di un mercato in cui prevale l’offerta di grandi quantità di prodotto a basso prezzo e bassa qualità. Per mantenere in vita gli oliveti secolari e l’olivicoltura italiana di qualità occorre invece puntare sull’altissimo valore che questa produzione possiede in termini ambientali, nutrizionali, salutistici, di paesaggio, di turismo, di cultura.
Il tema della decima edizione del Festival dell’Agricoltura, “Nutrire e assaporare il presente e il futuro”, nasce dall’ispirazione offerta dall’Agenda 2030 dell’ONU. E’ un invito a riflettere sul rapporto tra alimentazione, benessere e sostenibilità, non solo per il presente ma anche per il futuro e per le generazioni future.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
In presenza, ingresso libero.