Il giardino
palazzo Brusarosco-Zaccaria
Oltre il portone d'ingresso di Palazzo Brusarosco-Zaccaria si apre un ampio giardino di circa 3.000 mq che, come il palazzo, ha ricevuto l'impronta di Carlo Scarpa nel restauro voluto dall'avvocato Ettore Gallo. Quando Demetrio Zaccaria acquistò il Palazzo, tra il 1979 e il 1980, il giardino presentava molte specie diverse di alberi e arbusti il cui numero, in previsione della loro crescita, avrebbe dovuto essere ridimensionato. Zaccaria interpellò allora Gian Paolo Mondino, uno dei maggiori esperti di flora e vegetazione del Piemonte, per un parere sul da farsi. L'esperto fornì una relazione molto precisa circa le specie presenti, il loro stato e gli interventi da effettuare per migliorarne le condizioni e il giardino venne così rivisto seguendo i suoi consigli.
Dopo la costituzione del Centro di cultura e civiltà contadina Biblioteca Internazionale "La Vigna" sono state molte le iniziative organizzate nel giardino per valorizzarlo, ma anche per trarre prestigio da una cornice così suggestiva.
Sicuramente uno degli eventi più straordinari è stato il posizionamento della scultura di Margherita Michelazzo nel 2010: "Le lune di Galileo". Un'installazione in acciaio cor-ten costituita da quattro archi, uniti alle estremità e leggermente rotanti, cui sono appesi a diverse altezze 38 dischi trattati attraverso processi di ossidazione accelerata o rallentata. Il risultato è una superficie ineguale e rugosa che rappresenta la superficie lunare nelle sue quattro fasi principali. E' anche un'opera sonora perchè il vento che fa muovere e scontrare le lune permette di produrre dei suoni sussurrati e armonici, generati sulla base di calcoli su spessore, dimensioni, distanza dei dischi e lunghezza dei cavi. Ma c'è di più. L'opera rappresenta infatti le 38 lune che una madre vede prima di mettere al mondo un figlio. Come dice Margherita Michelazzo: "Gravi-danza o danza di gravi?".
Nel corso dell'anno 2015 con l'Associazione "Amici dei Parchi" e con la collaborazione del prof. Raffaele Cavalli del Consiglio scientifico de "La Vigna" (docente di Sistemi foresta-energia all'Università di Padova) è stato fatto un censimento delle piante presenti nel giardino e sono stati posizionati dei cartellini identificativi ai piedi di ogni pianta.