Ristampa anastatica del volume edito ad Argentine [i.e. Strasburgo] nel 1486

L’incunabolo (così sono definiti i libri stampati fino al 1500) contiene il primo trattato europeo di agronomia, scritto nel 1305 circa da Pietro de' Crescenzi, un erudito bolognese vissuto tra il XIII e il XIV secolo. Il testo dell’Opus si impose sulla scena medievale e poi rinascimentale come una summa delle pratiche rurali fino ad allora conosciute, basata non solo sulle opere dei classici latini, ma anche sui trattati della scienza contemporanea e sull’esperienza diretta di de' Crescenzi che gestiva un podere di una ventina di ettari, situato nella piana di Bologna. L'opera è organizzata in dodici libri nei quali vengono descritte le attività della villa, dall'agricoltura generale all'arboricoltura, affrontando anche i temi dell'allevamento, della caccia e della pesca. Particolarmente interessante per “La Vigna” sono i capitoli dedicati alla viticoltura e alla vinificazione, con interessanti riferimenti a vitigni ormai scomparsi e ad altri ancora oggi coltivati in ambito bolognese e, più in generale, nella pianura padana.


Stampato con il generoso contributo della Fondazione Monte di Pietà di Vicenza

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